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Ora solare: come non farsi rubare il sonno e allontanare tutti i disturbi

L’orologio torna indietro, si dorme un’ora in più ma i malesseri sono in agguato: sopravvivere al cambio dell’ora per proteggere l’equilibrio psico-fisico

di Stefania Elena Carnemolla

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La notte fra il 26 e il 27 ottobre, con il ritorno all’ora solare, alle 3 l’orologio tornerà indietro alle 2. Un’ora di sonno in più, si dice sempre, un’ora in più che, tuttavia, fa la differenza non sempre in positivo: più luce al mattino ma giornate più corte, nonché senso di scombussolamento.

Squilibri psico-fisici

Ritorno all’ora solare significa, infatti, alterazione dell’equilibrio psicofisico. A essere colpito è, in particolare, il ciclo del sonno, che oscilla fra insonnia e cattivo riposo, ciò che, spiega Assosalute, l’associazione nazionale farmaci di automedicazione di Federchimica, ha conseguenze sulla “concentrazione, con impatti sull’umore e una maggiore percezione di nervosismo e stress psicologico”. Tra gli altri disturbi ci sono la sonnolenza che può sfociare in pericolosi colpi di sonno, mal di testa, malessere diffuso, mancanza di appetito, problemi di memoria e calo dell’attenzione. Problemi che sono spia della difficoltà del corpo nel sincronizzarsi con il cambiamento di orario, spiega ancora Assosalute.

Insonnia

I disturbi causati dall’insonnia, spiega ISSalute portale dell’ Istituto Superiore di Sanità dedicato alla salute dei cittadini, riguardano la difficoltà ad addormentarsi, il rimanere svegli di notte, a letto, per lunghi periodi, l’alzarsi molte volte dal letto di notte, lo svegliarsi presto la mattina e il non riaddormentarsi, il non sentirsi riposati al risveglio, la difficoltà a fare un sonnellino durante la giornata pur sentendosi stanchi, il sentirsi stanchi e irritabili durante il giorno, nell’avere difficoltà di concentrazione.

Le porte del sonno

Per affrontare il periodo di passaggio dall’ora legale a quella solare bisogna adottare per prima cosa comportamenti che possano favorire fisiologicamente un buon sonno notturno. In vista del tradizionale cambio dell’ora Assosalute consiglia, ad esempio, di prestare attenzione alle porte del sonno: “L’organismo si adatta a riposare sempre a una stessa ora, mentre a volte si fatica a prendere sonno quando si va a dormire più tardi. È, quindi, consigliabile mantenere un sonno normale il sabato sera, quando gli orologi saranno regolati indietro, e svegliarsi al mattino secondo il solito orario”.

Buio e temperatura

L’altro consiglio riguarda le condizioni di luce/buio della camera da letto: “Bisogna ricordare che il sole sorge un’ora prima, meglio, quindi, bloccare la luce e tenere la zona notte buia per evitare di svegliarsi prima e di perdere sonno”. Anche una temperatura adeguata favorisce il riposo: “Come il rumore” spiega ancora Assosalute “anche una temperatura eccessivamente elevata - molto più che un clima freddo - rende difficile il riposo. L’ideale è mantenere la camera da letto intorno ai 20-22 gradi, ricordando che anche coperte e lenzuola contribuiscono a creare un microclima più o meno favorevole al riposo”.

Non aiuterà, invece, rimanere a letto senza dormire e se proprio non si riesce a prendere sonno, così Assosalute, sempre meglio alzarsi per “dare tempo all’organismo di prepararsi al riposo, sfruttando la lettura di un buon libro o l’ascolto di musica”.

I rischi della luce blu 

Altri consigli sono quelli di ISSalute: “Mantenere un orario fisso per andare a dormire e per svegliarsi; rilassarsi prima di andare a letto, per esempio fare un bagno caldo o ascoltare musica rilassante; usare tende oscuranti alle finestre, la maschera per gli occhi e i tappi per le orecchie, per evitare di essere disturbati o svegliati dalla luce o dai rumori; evitare caffeina, nicotina, alcool, pasti pesanti e attività fisica, poche ore prima di andare a dormire; non guardare la TV e non usare il telefonino, il tablet o il computer, poco prima di andare a dormire; evitare sonnellini durante il giorno; scrivere una lista dei pensieri e preoccupazioni principali e qualsiasi idea su come affrontarli, prima di andare a dormire, tale accortezza può aiutare a evitare di pensarci fino alla mattina”.

I falsi amici del sonno

Perché è sconveniente l’attività fisica poco prima del riposo notturno? Perché, spiega Assosalute, “c’è il rischio di avere un’eccessiva stimolazione dell’organismo che rilascia sostanze legate allo sforzo e può, quindi, avere effetti eccitanti”. Falso amico del sonno, come s’è visto, è anche l’alcool che regala una sensazione di sonnolenza in realtà solo momentanea: “Dopo aver velocemente favorito il sonno” spiega, infatti, l’ Associazione Italiana Medicina del Sonno “l’alcol viene eliminato rapidamente dall’organismo e il sistema nervoso centrale entra (come accade nelle sindromi di astinenza) in uno stato di relativa ipereccitabilità con conseguente facilitazione dei sistemi della veglia e quindi risvegli nel corso del sonno notturno”.

L’Associazione Italiana Medicina del Sonno mette anche in guardia dalla nicotina: “Il fumo di sigaretta o pipa comportano assunzione di nicotina, sostanza con effetti eccitanti sul sistema nervoso centrale. Il fumo inoltre ha effetti irritanti e congestionanti sulle vie respiratorie e può quindi favorire la comparsa di disturbi respiratori durante il sonno con conseguenti disturbi del sonno stesso”.

I rischi della caffeina

Se la sera andranno evitate bevande a base di caffeina e simili, tè, caffè, cioccolata, cui vanno preferiti tisane e infusi, bere molto caffè di giorno se si è dormito poco e male potrebbe peggiorare lo stato di irritabilità “Al contrario” raccomanda Assosalute “tenete duro fino a sera così da andare a letto davvero stanchi e avere la sicurezza di fare un buon riposo”.

Farmaci da banco

Contro i disturbi dovuti all’insonnia Assosalute consiglia farmaci da banco ad azione “blandemente sedativa” a base di valeriana e passiflora, da soli o in associazione, mentre contro il mal di testa aiuteranno i tradizionali farmaci a base di antinfiammatori come acido acetilsalicilico, ibuprofene, naprossene, diclofenac e ketoprofene.

C’è chi per prendere sonno usa la melatonina, ormone naturale che aiuta a regolarne il ciclo. La melatonina, tuttavia, spiega ISSalute, va in generale assunta “per un periodo stabilito dal medico”, mentre tra i suoi effetti indesiderati ci sono mal di testa, dolori alla schiena e dolori articolari.

Terapie sconsigliate

Contro l’insonnia, spiega ISSalute, non sono raccomandate terapie a base di antidepressivi, ad eccezione delle diagnosi di depressione, cloroidrato, clometiazolo, barbiturici e terapie alternative come agopuntura, ipnoterapia e riflessologia, questo perché “non si conosce con certezza la loro efficacia nel trattare l’insonnia e possono, invece, causare seri effetti indesiderati”.

Combattere l’insonnia a tavola

Se l’insonnia si combatte non cenando troppo tardi evitando pasti pesanti e ricchi di grassi, è possibile favorire il riposo con una dieta adeguata: “La dieta a base di zuccheri (amidi del riso e della pasta, fruttosio, saccarosio) favorisce l’innesco e il mantenimento del sonno facilitando l’assorbimento di un aminoacido, il triptofano, che entra nella sintesi della serotonina, sostanza che ha un ruolo importante nella regolazione del sonno” conclude l’Associazione Italiana Medicina del Sonno.

Oltre a cioccolato, cacao, tè, caffè, alcoolici, sono nemici del sonno anche alimenti conditi con curry, pepe, paprika, sale in abbondanza, salatini, cibi in scatola e minestre con dado da cucina, spiega Coldiretti, che ha pensato a un menu salva-sonno per favorire un “passaggio più morbido” dall’ora legale a quella solare. Coldiretti ricorda, infatti, che cibi come pasta, riso, orzo, pane che aiutano a rilassarsi grazie all’aminoacido triptofano, che favorisce la sintesi della seratonina “neuromediatore del benessere” e “neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento”, mentre per la dieta serale sono anche indicati legumi, uova bollite, carne, pesce e formaggi freschi.

Un aiuto arriva anche dall’orto con lattuga, radicchio rosso e aglio grazie alle loro “spiccate proprietà sedative”, nonché da zucca, rape e cavoli. Fonte di seratonina che, spiega Coldiretti, aumenta con il consumo di zuccheri semplici, è la frutta dolce di stagione.

Amico del sonno e del riposo è anche il latte caldo, ideale poco prima di andare a letto e che, spiega Coldiretti, “oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo”. 

Per riposare in dolcezza, Coldiretti invita, infine, a consumare “un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici” dal potere antistress, nonché infusi e tisane dolcificati con il miele per “un’atmosfera di relax e piacere” per distendere la mente.

Abbiamo parlato di:

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25/10/2019