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La prima infermiera vaccinata in Italia sommersa da minacce e insulti: la sua reazione

La 29enne dell'ospedale Spallanzani di Roma, la prima a ricevere il vaccino contro il coronavirus nel v-daydel 27 dicembre, ha deciso di chiudere i propri profili e ha presentato denuncia alla polizia postale

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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'Claudia è la prima vaccinata in Italia contro il Covid. È stata travolta da messaggi e attacchi no vax, al punto di dover chiudere i suoi social'. Nicola Zingaretti, segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, scende in campo per difendere Claudia Alivernini. L'infermiera dello Spallanzani, la prima a ricevere il vaccino contro il coronavirus nel v-day del 27 dicembre, è stata sommersa di insulti e minacce sui social. La 29enne ha deciso di chiudere i propri profili e, come scrive il Messaggero, ha presentato denuncia alla polizia postale.

'Il suo sorriso ci ha raccontato una storia di forza e speranza. Una professionista che ha combattuto il Covid, come tante e tanti giovani che si sono improvvisamente trovati in prima linea, il 27 dicembre è stata la prima vaccinata del Lazio e d’Italia. Chi l'ha costretta a eliminare i suoi social e la sta minacciando dovrebbe vergognarsi', scrive Zingaretti.

'Claudia è la prima vaccinata in Italia contro il Covid. È stata travolta da messaggi e attacchi no vax, al punto di dover chiudere i suoi social. Il suo sorriso ci ha raccontato una storia di forza e speranza. Una professionista che ha combattuto il Covid, come tante e tanti giovani che si sono improvvisamente trovati in prima linea, il 27 dicembre è stata la prima vaccinata del Lazio e d’Italia. Chi l'ha costretta a eliminare i suoi social e la sta minacciando dovrebbe vergognarsi. Siamo con te Claudia e con tutto il personale sanitario che ha lottato in questi mesi! Un grande abbraccio'.

Claudia Alivernini e simbolo dell’avvio della campagna di vaccinazioni all’Istituto Spallanzani, a sua volta ha eseguito la vaccinazione alla dirigente delle professioni infermieristiche, Alessia De Angelis. Un gesto altamente simbolico e un grande spirito di abnegazione per il proprio lavoro. Claudia non ha avuto alcuna reazione avversa e ha subito voluto riprendere l’attività', ha affermato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha sottolineato: 'Gli operatori sanitari che si vaccineranno nel Lazio nei prossimi tre giorni, saranno a loro volta vaccinatori per i loro colleghi e Claudia è il simbolo di questa campagna che sta riscuotendo una grande adesione tra tutto il personale sanitario di Roma e della nostra Regione sempre in prima fila nel contrasto al Covid-19'.

 

29/12/2020