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William e Harry: dal trauma comune per la morte di Diana all’ultima lite. Cosa c’è davvero dietro tanto odio?

La Regina Elisabetta ha tolto i titoli reali ai Duchi di Sussex, ma dietro c’è la guerra tra i due figli di Lady Diana iniziata anni fa: ecco i reali motivi

William e Harry dal trauma comune per la morte di Diana allultima lite Cosa cè davvero dietro tanto odio
di Simone Filippetti

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Il 6 settembre del 1997, il giorno del funerale in mondovisione di Lady Diana, sopra la bara della “Principessa del Popolo”, ex moglie del Principe Carlo, c’era una semplice ghirlanda di rose bianche e accanto un biglietto bianco con la semplice scritta “Mummy”. William e Harry erano due ragazzini quasi adolescenti quando rimasero orfani della madre, morta in un incidente stradale a Parigi mentre era con il fidanzato Dody Al Fayed.

Uniti dal trauma comune e poi divisi

Sono cresciuti insieme al trauma della morte, devastante. I traumi possono unire o dividere: alla soglia della maturità, William e Harry sono quanto di più lontano possibile. Fratelli coltelli: il Duca di Cambridge odia cordialmente il Duca di Sussex.

Royal Sussex addio

La settimana scorsa la Regina Elisabetta ha spogliato dei loro titoli reali Harry e la moglie Meghan: niente più Royal Sussex, come amavano farsi chiamare e come avevano anche intitolato il loro sito internet, il motore della celebrità. E’ l’ultimo sfregio nella battaglia che da oltre un anno vede contrapposto il ribelle Harry, insufflato dalla rampante moglie, e tutta la casa reale.

Via i titoli

Il “Rosso Malpelo” ha gettato lo scompiglio a gennaio del 2020, quando annunciò che lui e la moglie avrebbero lasciato la Corona, per perseguire “interessi commerciali”, ma mantenendo il nome. Botte piena e moglie ubriaca, non è piaciuto per niente alla Regina. Dunque, via tutte le onorificenze, inclusi i titoli militari che Harry aveva. D’ora in poi saranno solo Harry&Meghan, come una sitcom americana. Ed è proprio quello che la coppia vuole: nei mesi scorsi pare abbiano firmato due mega contatti con Spotify e Netflix per 100 milioni di dollari.

Un futuro da re

La Battaglia dei Fratelli, titolo di un recente libro sui due reali, viene da molto lontano. William è sempre più calato nel ruolo di futuro Re, il secondo erede che aspetta la Corona. La sua strada era già tutta racchiusa in una frase di oltre 20 anni fa: per il suo ventunesimo compleanno, nel 2003, sei anni dopo la morte della madre, William fece un discorso dove già si auto-incoronava futuro Re: “La Monarchia è un qualcosa che deve esserci. E’ una forma di stabilità e io spero di esserci”. Una dichiarazione che sembra uscita direttamente da The Crown, la serie tv. Educato e indirizzato dalla nonna, il Duca di Cambridge già allora non era più il “Basher Billy” il ragazzino indisciplinato e attaccabrighe che bambino aveva fatto impazzire Lady Jane Mynors, la direttrice della esclusiva Nursery School (asilo) di Notting Hill dove Dina l’aveva spedito.

Temperamenti molto diversi

La stessa Lady Di riconosceva che i due figli avevano temperamenti molto diversi: più prepotente William, più remissivo Harry. “Numero 1 e Numero 2” li chiamava, cercando di smorzare la frustrazione del secondogenito, ossia Harry, spiegando che i non eredi al trono vivono una vita in secondo piano, ma godono di enormi libertà.

Il disobbediente

E in effetti, Harry si è preso la libertà di una moglie americana, la “peperina” ex attrice della serie tv “Suits”. Anche in questo contravvenendo a una regola aurea, ma non scritta, della casa reale, sintetizzata mirabilmente dall’ultranovantenne Principe consorte Filippo di Edimburgo, il nonno di Harry: “Le attrici si frequentano, ma non si sposano”. E lui di attrici se ne intendeva.

Tradizioni sovvertite

Il primo sgarbo alla corona che il fratello William, in quanto rappresentante della monarchia tra i due, non ha gradito è stata la nascita del nipotino Archie, il figlio di Harry, che in quanto maschio è comunque un erede al trono d’Inghilterra: anche se lontanissimo dalla linea dinastica, è il settimo discendente, rimane comunque tra i primi dieci reali di Buckingham Palace.

Il parto della discordia

Dalla nascita del medesimo William, è tradizione che tutti i Royal Baby nascano alla Lindo Wing, il reparto di ostetricia del popolare e pubblico St. Mary Hospital, dietro la stazione di Paddington, da dve arriva pure l’odore acre della ferrovia. E che Meghan invece ha voluto far nascere il figlio nell’ospedale dei vip, il Portland Hospital, a due passi da Regent’s Park, dentro la City di Westminster, che non è nemmeno britannico ma di proprietà americana. Lì hanno partorito le star Victoria Beckham e Liz Hurley. L’ultracostosa clinica privata degli Yankee, dove il costo di un ricovero parte dalle 6mila sterline, contro l’ospedale NHS, la sanità pubblica pilastro del paese.

I padrini misteriosi

Secondo sgarbo di Harry che William non ha perdonato, al battesimo del figlio non ci fossero i padrini e che nemmeno si sappia chi siano. Per la monarchia, e per il ruolo istituzionale che riveste è sentito come un obbligo morale verso i sudditi, che sono anche i contribuenti, far sapere chi siano i padrini di un erede al trono.

Rottura definitiva?

Qualcosa si era già rotto allora tra Harry e la corona se la stessa Regina Elisabetta, nel tradizionale discorso di Natale alla nazione, era apparsa in tv seduta a una scrivania dove erano in bella mostra decine di foto di tutti i componenti della famiglia, ma senza il bis-nipote Archie. Le vite, un tempo parallele, dei due fratelli, ormai sempre più coltelli, Harry e William hanno prese strade divergenti: il primogenito è incamminato a essere un sovrano amatissimo dal popolo; il riottoso secondogenito ha preso la strada di La-La-Land. 

23/02/2021