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'Dio salvi la Regina', una commedia lieve e felicemente ironica che fa il verso alla nostra democrazia malata

La storia di una donna che dichiara l’indipendenza della sua casa dallo Stato italiano. Una commedia allegra e ribelle!

Dio salvi la Regina una commedia lieve e felicemente ironica che fa il verso alla nostra democrazia malata
di Redazione

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Quante volte ci siamo sentite ripetere la frase stantia, nonché massima espressine del maschilismo nella sua versione paternalistica, “la donna è la regina della casa”? E se in genere al sentire quell’abusata locuzione, noi donne pensiamo che mai ci fu monarchia più sovvertita in cui la sovrana fa le veci della collaboratrice domestica, a qualcuna potrebbe venire in mente di comportarsi davvero come sua maestà, con tutto ciò che ne consegue. È questa l’idea che sta alla base del film “Dio salvi la Regina”, diretto da Andrés Arce Maldonado e scritto da Sibilla Barbieri.

In arrivo nelle sale italiane prodotto da La Siliàn, “Dio salvi la Regina” è una commedia lieve e felicemente ironica, che guarda al molto piccolo per parlare del grande: pone sul tavolo un tema profondo e quanto mai attuale, ma lo fa in maniera gentile, ricordandoci che alla fine, un popolo, è soprattutto una grande famiglia.

La storia

Diana, madre e medico della mutua, è una donna normale con una vita normale, che decide di fare un poetico atto di insubordinazione sociale, dichiarando l’indipendenza della sua casa dallo Stato italiano. La spinge la speranza di salvare il suo “popolo”.

Tutti i protagonisti – la piccola famiglia e gli amici che ogni giorno si presentano non invitati nella casa – saranno condizionati da questa singolare scelta e proiettati verso un nuovo modo di rapportarsi alla vita quotidiana, agli altri. Dovranno affrontare grandi temi: la scelta della lingua, le basi su cui si fonda il diritto, le norme che creano il tessuto sociale, la filosofia con cui educare i figli e futuri cittadini ma, soprattutto, dovranno confrontarsi con la responsabilità che comporta esercitare un potere.

01/10/2020