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Tintarella, la dermatologa: ecco come esporsi senza danni

di LaPresse

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(LaPresse) - Arriva la bella stagione e bisogna prepararsi al primo sole, ma occorrono i consigli fondamentali di un esperto su come esporsi e proteggere la pelle, per evitare scottature e ridurre il rischio di macchie solari, invecchiamento precoce della pelle e melanoma. Proprio su questo temuto rischio, sul controllo dei nei e sull'importanza della giusta prevenzione attraverso il rispetto di semplici regole di vita, interviene la responsabile dell'Unità operativa di dermatologia dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, la dottoressa May Chebl El Hachem.

Controllare i nei, perché e quando si comincia? Il controllo dei nei, se parliamo dei bambini e parliamo di nei congeniti, cioè comparsi entro il primo anno di vita, viene eseguito in base alle caratteristiche e all'aspetto clinico, alla dimensione, alla regolarità e alla dislocazione del nevo. Di conseguenza, ci si regola volta per volta sul trattamento. A deciderlo sarà il dermatologo che valuterà se asportarlo o se calendarizzare le visite per monitorarlo. Questo controllo potrà avvenire sia tramite visite, sia con l'epiluminescenza, detta anche dermotoscopia. Una tecnica diagnostica innovativa che serve a riconoscere preventivamente il melanoma e tutte le lesioni cutanee melanocitarie, pigmentate o non.L'esame non è invasivo e si esegue con l'ausilio di un lettore ottico che, puntato sulle lesioni della pelle, analizza non solo la loro struttura morfologica, ma anche il tessuto interno di cui sono composte.

I nei sono macchie pigmentate formate dall'accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina. Stimolata dal sole e dai raggi Uv, la melanina è responsabile del colore della pelle e dell'abbronzatura. Quando bisogna preoccuparsi? Se siamo di fronte a persone sane, il primo controllo può essereeffettuato tranquillamente nell'epoca puberale. In sede di una primavisita, il medico specialista deciderà se sottoporre il paziente o meno all'epiluminescenza.

Cosa è la mappatura dei nei? Con la mappatura dei nei il dermatologo ha l'opportunità di visualizzare e memorizzare su un computer le immagini dei nei e verificare nelle visite successive se hanno avuto un cambiamento di forma e colore.

Come si fa a capire quando i nei sono pericolosi? Quando la loro forma si definisce atipica, cioè disomogenea, può accadere che il neo è più grande di altri, appare asimmetrico, ha una colorazione diversa e/o bordi frastagliati.

Cosa si deve fare in questi casi? La cosa importante in un adulto che presenta fattori di rischio è eseguire i controlli. Spiego per chiarezza quali sono questi fattori di rischio: il numero elevato di nei, il fototipo chiaro, il pregresso melanoma, la familiarità diretta, la presenza di malattie immunodepressive. La mappa serve per vedere se appaiono nei nuovi o se quelli preesistenti si modificano. Qui è il fattore di rischio e da qui si decide se intervenire o meno chirurgicamente. Insieme a questi controlli di prevenzione ci sono regole di vita fondamentali a cui attenersi.

Lettini solari, l'ossessione della tintarella, l'esposizione ai raggi solari senza protezione sono i pericoli maggiori? Quali sono i suoi consigli soprattutto in previsione dell'estate? Le regole di vita da rispettare per non ammalarsi sono soprattutto due. Prima di ogni altra cosa è importante evitare di esporsi durante le ore centrali della giornata, cioè dalle 12 alle 16. Il secondo aspetto fondamentale è esporsi in modo graduale, applicando prima dell'esposizione al sole una protezione altissima, ossia un cosiddetto schermo totale, con la dicitura 50+. Se si ha una pelle chiara, non si può proprio fare in maniera diversa, e neanche per quanto riguarda i bambini. Mentre in caso di adulti con fototipo scuro, è accettabile l'uso di creme con fattore protettivo 30.

E' vero che lo schermo totale non fa abbronzare? Non è vero che lo schermo totale impedisce l'abbronzatura, quella che viene impedita è la scottatura. Senza questo trauma si raggiungerà una doratura sana e graduale della pelle. Invece, sono proprio le scottature il fattore di rischio per la comparsa di melanomi e per favorire il processo di invecchiamento precoce della pelle che provoca l'irrigidimento di questa, la disidratazione e quindi, in prospettiva, le rughe, le macchie solari e i tumori epiteliali, cioè i carcinomi. Tutti questi danni non sono immediati ma scaturiscono dall'effetto accumulo, sia per quanto concerne l'aspetto estetico, sia per quanto riguarda la salute. Per questa ragione i controlli sono certamente importanti, ma ancor di più lo sono le abitudini di vita. Anche la prevenzione che si mette in atto attraverso l'uso di protezioni, creme idratanti e doposole, è fondamentale perché la pelle più è nutrita e meglio reagisce agli agenti esterni.

Che cosa è il melanoma? E' un tumore maligno del melanocita, la cellula del pigmento che dà il colore alla pelle, e si può sviluppare sia su un neo, sia sulla cute sana, quindi non ha senso mettere lo schermo totale solo sui nei. Un'altra credenza da sfatare una volta per tutte.

Che cosa sono le macchie solari? Uno dei processi di invecchiamento della pelle. Ci sono macchie chiare e scure: queste ultime sono l'effetto nocivo del sole preso in maniera sbagliata. Le prime, le macchie chiare intendo, sono irreversibili, si tratta di un difetto di pigmentazione della pelle esposta al sole in maniera inadeguata.

Cosa si può fare per cancellare le macchie solari? Per le macchie scure possono essere efficaci alcuni laser che li rimuovono, ma attenzione perché potrebbero sempre recidivare. E si ritorna daccapo. Altre tipologie di macchie, quelle provocate dalla cheratosi solare, sono di colore rosso con squame sottili superficiali sopra. Queste lesioni vanno trattate perché possono degenerare in carcinomi e, a farlo, deve essere un dermatologo che adopererà diverse terapie per combatterle.

11/04/2016